Germania: raid della polizia contro il movimento anti-G8

Comunicato stampa
Mercoledì 9 maggio 2007

A partire dalle h. 8.00 di mercoledì 9 maggio è partita un’ondata di perquisizioni contro le strutture di sinistra attraverso tutta la Germania. Bersagli delle perquisizioni sono i progetti sociali e le case private delle persone che stanno organizzando le mobilitazioni contro il summit del G8 – o sospettate di farlo.
A Berlino almeno sette appartamenti e uffici sono stati perquisiti, tra cui due uffici al Bethania, un centro sociale di Kreuzberg, e il Fusion shop nello stesso quartiere. Quest’ultimo è uno spazio utilizzato da una organizzazione antifascista e dalla Sinistra Interventista. Quindi, sono stati perquisiti un infoshop a Mehringhof e gli uffici di molti media alternativi in Lausitzer Strasse.
Le indagini della polizia criminale si sono concentrate specialmente sul server alternativo so36.net. Molti progetti di sinistra e alternativi hanno infatti appoggiato su questo server i loro siti, mailing lists e indirizzi mail. In questo modo la struttura di comunicazione del movimenti anti-G8 è stato colpito in uno dei suoi punti sensibili.
Ad Amburgo la repressione si è abbattuta contro il centro sociale “Rote Flora” e diverse case occupate. Perquisizioni sono state fatte anche nei dintorni di Berlino e a Brema.
Gli ordini di perquisizione sono basati sul paragrafo 129a: “Formazione di una associazione terroristica con il fine di bloccare il summit del G8”. La selezione casuale di molte abitazioni di sinistra e di progetti infrastrutturali dimostra chiaramente che quell’articolo è usato come scusa per indebolire le mobilitazioni contro il G8. “Probabilmente diversi casi di danni alla proprietà servono come scusa per queste indagini”, questa è l’impressione del Campinski Press Group. Una di queste azioni è stata portata contro il Kempinski Hotel, dove il summit del G8 si svolgerà. L’hotel fu bersagliato da palloni pieni di pittura alcuni mesi fa.
Il contesto di una indagine sul §129a sono strumentalizzate proprio nel periodo di avvicinamento alle proteste. Inoltre, queste misure hanno, evidentemente, un effetto intimidatorio. Solo il 2% di tutte le indagini sul §129a infatti risultano essere passate in giudicato.
Quindi: “Chi invita il G8, invita anche la protesta contro di esso”, spiega Hanne Jobst dell’ufficio del Bethania di Berlino. “Tutti i tentativi di criminalizzare questo movimento non riuscirà a fermarci nell’indicare le ineguaglianze nel mondo durante il G8”.
Gli atti repressivi della polizia criminale non sorprendono del tutto. La resistenza della sinistra radicale contro il G8 ha raggiunto un livello incontrollabile per la polizia. “Fino ad ora, la polizia ha cercato di dividere la resistenza agendo nei media attraverso allucinazioni su di un esercito di “anarchici”. Ora cercano di sabotare le strutture organizzative del movimento”, spiega ancora Jobs, “è notevole il fatto che le perquisizioni sono rivolte contro quelle parti di resistenza che rifiutano di chiedere qualcosa al G8, perché rifiutano il G8 in generale come una istituzione illegittima”, dichiara un portavoce del Gipefesoli Info Group.

[Gipfelsoli Info Group | Campinski Press Groep]